Guida: tecnica fotografica

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Appunti sparsi di fotografia

Guida: Appunti Sparsi di Fotografia e tecnica fotografica
In questa guida, o appunti che dir si voglia, open source troverete tutto ciò che in questi anni ho raccolto in termini di tecnica fotografica. Scriverò delle mie esperienze ma anche di ciò che ho letto e appreso dai libri, dagli amici e da internet. Parlerò di composizione fotografica, di tecniche di ripresa ed altro.

AGGIORNAMENTI

19/12/2012: il concetto di esposizione fotografica

DEFINIZIONE DI FOTOGRAFIA

Probabilmente lo sapranno già tutti ma per chi non lo sa lo ripeto:
"La fotografia è l'immagine di un oggetto fissata, mediante proiezione ottica, su di un supporto (analogico o digitale) sensibile alla luce. La parola fotografia deriva da due parole greche: foto (phos) e grafia (graphis). Fotografia significa quindi scrittura (grafia) con la luce (fotos)." (per l'intero articolo leggi qui).

 

INTERVALLO TONALE

Questa guida vi parlerà ora di Intervallo Tonale.
Iniziamo con il dire che ogni punto di una foto ha una sua specifica luminosità, misurabile.
L'unità di misura del fotografo è il valore luce EV.
In una foto, l'intero intervallo di queste misurazioni prende il nome di intervallo tonale.
Se l'intervallo tonale della foto si estende molto, ad es. 9 gradini della scala, si dirà che l'immagine in questione è molto contrastata. Al contrario, se abbiamo un intervallo di soli 3 gradini si dirà che l'immagine è a basso contrasto.
Quindi si può estrapolare che il contrasto è il rapporto fra il valore massimo e il valore minino della luminosità nella foto.
Di solito, il tono più scuro rappresenta il primo gradino della scala della luminosità della foto. Il gradino più alto corrisponde, invece, con il tono più chiaro.
Come intervallo tonale massimo si considera il valore di 10EV.

Un modo per vedere se in una foto l'intervallo tonale è completo è l'istogramma. Se l'istogramma cpre l'intera area allora l'intervallo tonale è completo e la foto è ben esposta. Se volete magigori dettagli leggete i miei "Appunti di Fotoritocco: Photoshop, Camera RAW e dintorni".
 

L'ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA

Molti mi hanno fatto domande sul concetto di esposizione, che sembra complesso ma in realtà non lo è. E' più difficile spiegarlo che non metterlo in pratica. Scusate questa mia guida se non sarà all'altezza delle vostre aspettative!!!

L'esposizione fotografica è un "calcolo" che effettua il fotografo, in base a questo calcolo imposta la propria macchina fotografica. Il risultato è una foto correttamente esposta. Cosa vuol dire correttamente esposta? Vuol dire che la luce che viene catturata e "iscritta" nella fotografia è proprio quella che noi volevamo. Quindi l'esposizione ha a che fare direttamente con la quantità di luce che viene iscritta nella fotografia. Questa luce è la stessa che colpisce la pellicola o il sensore digitale.

Da cosa dipende la quantità di luce che entra? Dipende essenzialmente da tre fattori: Sensibilità ISO, Apertura del Diaframma, Tempo di posa o Tempo di scato.

La sensibilità ISO indica la sensibilità del sensore nei confronti della luce. Proprio come esistono occhi più o meno sensibili alla luce del sole.
Gli occhi dei gatti sono molto sensibili alla luce tanto che di notte vedono benissimo. Ecco perché quando scattiamo al buio dobbiamo alzare gli ISO della nostra reflex per fotografare...simuliamo gli occhi del gatto!

Un valore di 100 ISO indica una sensibilità bassa alla luce. Un valore di 6400 ISO indica invece una sensibilità alta.

Altro fattore è l'apertura del diaframma. Per analogia con gli occhi, rappresenta l'apertura della nostra pupilla. Al buio le pupille si dilatano per permettere a quanta più luce possibile di entrare. Stessa cosa per le reflex. Una apertura f/2 vuol dire aprire molto il diaframma e far entrare molta luce. Una apertura f/11 indica un diaframma molto più chiuso.

Ultimo valore il tempo di scatto. Ovvero per quanto tempo noi facciamo entrare la luce. 1 sec è un tempo alto (entra tanta luce), 1/4000sec è un tempo basso (entra poca luce).

Un'altra analogia potrebbe essere quella di un rubinetto d'acqua: con gli ISO si regola il flusso d'acqua, con il tempo per quanto tempo il rubinetto sta aperto, con il diaframma si indica il diametro del tubo che porta l'acqua. Fare una fotografia vuol dire riempire la foto di luce in maniera corretta, ovvero riempire un secchio di acqua senza metterne né troppo poca né farla uscire fuori. Capite bene che il tempo impiegato per riempire il secchio dipende dalla pressione dell'acqua (ISO), dala dimensione del tubo (diaframma) e dal tempo che il rubinetto sta aperto (tempo di posa).

 

Per saperne di più sull'esposizione fotografica consiglio la seguente lettura su wikipedia: Esposizione.

Oppure leggete Esposizione corretta.

 

 

COMPOSIZIONE

Questa guida vi parlerà ora di Composizione Fotografica.

Ogni fotografia è sicuramente un insieme di tecnica e arte. E tecnica + arte = emozioni.
Io nel valutare una fotografia la prima cosa che penso è: "mi genera emozioni?". Se la risposta è sì, allora la foto mi piace altrimenti la valuto negativamente.
Non valuto mai una foto esclusivamente dal punto di vista tecnico perché ritengo che la tecnica serva soltanto per raggiungere un dato fine e nient'altro di più. Non dico mai che la foto è brutta perché non è a fuoco. Se è la mancanza di fuoco a non trasmettermi emozioni allora la foto è brutta e non il viceversa.
Tutto dipende dal punto di partenza.
Sentire prima di scattare.

 

Volete approfondire il discorso sulla composizione e leggere un buon libro? "La fotografia, principi di composizione" di Andreas Feininger. Un libro molto bello e molto ben fatto, difficile da trovare perché molto vecchio ma ve lo consiglio. Altro libro consigliato "L'occhio del fotografo" di Michael Freeman.

 

In tema di composizione, quindi, non esistono regole ma solo linee guida!

Ovviamente, la linea guida più seguita è rappresentata dalla regola dei terzi (leggi su wikipedia).

 

CROSS-PROCESSING

Questa tecnica fotografica non è altro che un aumento del contrasto e della saturazione.
Vi consiglio di leggere la mia guida sul fotoritocco per avere maggiori dettagli tecnici (leggete qui).
Se volete sapere tutto sul cross-processing vi consiglio di leggere questa guida Color grading: Cross Processing sul sito clipscorner.net.

 

EVITARE IL MOSSO

Ora la guida vi parlerà del mosso in fotografia e di come evitarlo e di conseguenza come ottenerlo!!!

Per evitare il mosso? E' semplice dovete usare un tempo di scatto più veloce.
Ricordatevi che se state scattando alla focale di 100mm, per evitare il mosso, il tempo di scatto deve essere almeno pari al reciproco della focale utilizzata. Quindi, per 100mm dovete usare un tempo almeno di 1/100sec. Ma se usate una macchina fotografica con sensore APS-C e fattore di conversione 1,6X, come nelle reflex Canon, una focale di 100mm equivale a 160mm quindi per evitare il mosso dovete usare un tempo di scatto almeno pari a 1/160sec.
Un modo per usare tempi più brevi? Lo stabilizzatore d'immagine che al giorno d'oggi consente un recupero di quasi 4 stop, oppure dovete usate il cavalletto.

 

PROFONDITA' DI CAMPO

Questa guida vi parlerà ora della profondità di campo!

La profondità di campo è la zona a fuoco all'interno del fotogramma. Da cosa è influenzata?
Innanzitutto dal diaframma utilizzato. Più è chiuso il diaframma maggiore sarà la profondità di campo. Un diaframma f/2 vi darà una profondità di campo limitata, mentre f/22 vi darà un'alta profondità di campo con una zona a fuoco più ampia.
Un altro fattore che influenza la profondità di campo è la focale utilizzata. Più utilizzate un grandangolo più elementi avrete a fuoco rispetto ad una focale più lunga.
Un ultimo fattore è la distanza tra il soggetto e lo sfondo. Maggiore sarà la distanza maggiore sarà lo sfuocato e quindi minima la profondità di campo.

In merito alla profondità di campo è utilissimo tenere a mente la corretta scala dei diaframmi che potete trovare qui.

 

IL RITRATTO FOTOGRAFICO

Vediamo qualche piccolo consiglio o guida su come settare la macchina fotografica per un buon ritratto:

1) Esposizione

Conviene settare la macchina sul programma Av (priorità di diaframmi). Un buon diaframma di partenza è f/5.6 per avere a fuoco occhi naso bocca orecchie.

 

2) ISO e tempo di scatto

Patire da un ISO 100 e 200 per avere il massimo dettaglio e il minor rumore. Tenete presente sempre però i tempi di scatto per evitare il mosso. Regola del reciproco: focale 100mm -> tempo 1/100sec.

 

3) Bilanciamento del bianco

Mettetelo in automatico. Se siete in studio, con condizioni di temperatura luce costante, potete impostare il bianco alla stessa temperatura delle luci/flash.

 

4) Qualità immagine

Ovviamente RAW. Ma consiglio meglio un RAW+jpg, al limite per non consumare troppo spazio potete aumentare la compressione del jpeg.

 

5) Messa a fuoco

Messa a fuoco in automatico con selettore del punto di messa a fuoco fisso. Sempre meglio il punto centrale che di solito è il più sensibile. Di solito la messa a fuoco viene fatta sugli occhi.

 

6) Esposizione

Media pesata al centro. Questo è un buon punto di partenza. Nel ritratto, e soprattutto in condizioni di luce molto pittorica, provate anche ad usare la misurazione sport sul viso o sul particolare centrale.

 

Considerate i consigli presenti in questa guida come dei punti di partenza e non dei punti di arrivo!!!